Aforismi e frasi famose Marta Marzotto

Aforismi e frasi famose Marta Marzotto


Marta Marzotto
Reggio nell'Emilia 24 febbraio 1931
Stilista italiana

  • Serve far vedere che gli italiani sono bravi e credo sia utile far toccare con mano il lusso italiano, perché oggi il lusso si è trasformato in un brand che noi esportiamo in tutto il mondo.
  • Io alla vita ho sempre sorriso; lei a me, non sempre. Ho perduto una figlia: è stata la mia grande tragedia.
  • Al di là di come possa essere cambiata la Milano da bere o da mangiare, che oggi onestamente non mi interessa, è interessante constatare che Milano rimane coerente con la sua natura di sito produttivo. In tutto il mondo comanda la politica, tranne qui, dove invece comanda il denaro e la ricca borghesia ha un ruolo centrale nella vita pubblica. Fin dai tempi dei Beccaria si contano moltissimi personaggi della ricca borghesia che si sono adoperati per migliorare la città.
  • Non spreco mai l’acqua e mi insapono con la doccia chiusa. E poi non dimentico mai le lampadine accese inutilmente. Applico uno stile di vita eco-sostenibile da sempre, perché da bambina ero molto povera e siamo stati educati a non sprecare nulla.
  • Chi vive a Roma dopo un po’ di tempo non si accorge più delle sue bellezze, ma appena si allontana anche per un breve viaggio e ritorna, ritrova Roma bella, magica e grandiosa più di prima.
  • Mia nonna che era una contadina analfabeta mi diceva: "Fatti un nome, poi, anche se farai la pipì a letto, diranno che hai sudato".
  • Nel lavoro sono solo Marta. Quanto al titolo araldico, in una Repubblica fa semplicemente ridere.
  • Fate sesso, se avete desideri, senza problemi. Non fate come me. Ogni lasciata è perduta.
  • Volate alto, metteteci fantasia. Se non avete una storia d’amore, inventatevela.
  • Al cinema, da ragazza, mi immedesimavo, ero la protagonista, vivevo il film in tutti i ruoli
  • Parlate poco di voi e di quello che avete in mente, mai di sesso, ma cercate di essere protagoniste.
  • Nessun complesso verso i tabù. Nessuno mai vi ringrazierà, se siete fedeli.
  • Accennate il primo passo, se vi va. Potete avere chi volete.
  • Vince chi fugge, ma inutile fuggire se lui non vi insegue. Fatevi trovare.
  • Gelosia al punto giusto: stuzzicare senza soffocare.
  • Siate più costose possibili. Più costate, più valete. Ovviamente, entro i limiti delle sue possibilità.
  • Perdonate. Ma non dimenticate. Ogni tanto, ricordate… E l’unico perdono totale resta comunque, e sempre, soltanto la vendetta.
  • Si può amare contemporaneamente, a patto di essere fedelissimi nei sentimenti.
  • Ognuna di noi in amore, è quella che il tuo uomo o i tuoi uomini ti consentono di fare.
  • Non sono romana, ma è come se lo fossi. Ci sono stata per venti anni. A Roma ho avuto una casa tutta mia. Io vengo da fuori. A Roma uno su cento è romano de Roma, gli altri sono tutti importati, proprio come me.
  • La mia casa era piacevole ed io ricevevo molta gente e allora organizzavo a casa mia la cena del dopo Mostra. Nasce così il salotto di Marta Marzotto, con questo tipo di eventi, di incontri.
  • I romani sono come tutti. Ci sono i cialtroni in ogni regione e delle persone fantastiche e così sono i romani. Più che buoni e cattivi direi cialtroni e persone meravigliose. I romani, quelli veri, sono persone abbastanza simpatiche, piene di spirito e bonaccioni.
  • La vecchiaia è talmente interessante che se l'avessi saputo prima mi sarei aumentata l'età.
  • Non sono una cantante che non canta più, un'attrice che non recita più, una ballerina che non danza più. Non ho ruolo. L'unica cosa che mi sta a cuore è lasciare come testamento ai miei nipoti solo bei ricordi.
  • Mi impedirono di vederlo durante la malattia, non mi permisero di dargli un ultimo bacio. E tutto per far morire Renato in odore di santità, proprio lui, un ateo che non aveva mai messo piede in chiesa, neanche il giorno del suo matrimonio. Ce l'hanno fatto entrare da morto con la forza. Un'accozzaglia di sante comunioni e bandiere rosse per avvalorare una conversione impossibile. Chiesa e Pci hanno celebrato il compromesso storico sulle sue spoglie. Predatori di cadaveri.
  • Nessuno mi ha amata quanto Guttuso. Fu una relazione alla luce del sole. Tutti sapevano tutto. I miei figli. Il Pci. L’Italia intera. Il nostro patto fu: mai mettere in pericolo le famiglie.
  • Ho sempre amato mio padre più di quanto amassi mia madre. Era alto, bello. Le mie mani le ho ereditate da lui. "Mani come il vento" mi scrisse una volta in una dedica Salvatore Quasimodo.
  • Nella mia infedeltà ero fedelissima. Sono stata un'ottima moglie e un'ottima madre ho insegnato ai miei figli che devono farsi perdonare i privilegi di cui hanno goduto.
  • Ho sempre pensato a come farmi rimpiangere quando non ci sarò più. Perciò mi sono preparata da sola un regalo di immortalità. Ho finanziato il restauro della Madonna del libro custodita nel museo Poldi Pezzoli di Milano, dipinta da Sandro Botticelli 500 anni fa. Ora durerà per altri 500 anni. In un mondo in cui dopo cinque minuti tutto finisce, ho voluto qualcosa che rimanesse. L’ho fatto per ricordare Annalisa [la figlia morta nel 1989].
  • Se quella che ho avuto io è la vita, mi va benissimo. Stupire se stessi e gli altri è una cosa difficile. Non credere che sia così facile.

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