SUNE CZAJKOWSKI - PHOTOGRAPHER

SUNE CZAJKOWSKI

Nazionalità: Danese

Nata a: Copenaghen nel 1980

Genere: Moda

Periodo: Contemporaneo

Sito Internet: http://www.kowski.dk/


Dove è cresciuta?
E' cresciuta fra la Danimarca e il Nord-Africa

Dove vive adesso?
Dal 2004 vive a Parigi dove risiede stabilmente dedicandosi alla fotografia di moda e beauty.

Quale è il suo porfolio?
Tra i suoi clienti si può ricordare Net a Porter, Mont Blanc, Reebok, Hom, Carven, Levi's, Eleven Paris e riviste come GQ France, Marie Claire Italia, L'uomo Vogue, L'Officiel, Dansk e molte altre.


Con quali celebrità a lavorato?
Il suo portfolio celebrità conta nomi come Marie-ange Casta, Mads Mikkelsen, Lizzy Jagger, Zoe Kravits, Alexandra & Theodora Richards, Aura Dione e molti altri.

Come è il suo stile?
E' uno stile sempre in evoluzione, con un mix di intensità cinematografica, mischiata all'eleganza parigina e agli orizzonti scandinavi a lei molto cari.





JOAKIM ESKILDSEN - PHOTOGRAPHER

JOAKIM ESKILDSEN

Nazionalità: Danese

Data di nascita: 22 Dicembre 1971

Genere: Reportage

Periodo: Contemporaneo



A che età decide di diventare fotografo?
All'età di 14 anni mentre il fratello sviluppa una fotografia

Quali sono gli inizi della sua carriera?
Inizia come apprendista fotografo alla corte reale di Danimarca. Nel 1994 si trasferisce in Finlandia dove inizia a studiare fotografia alla University of Art and Design ad Helsinki.

Dove vive adesso?
Attualmente è tornato in Danimarca e vive a Copenaghen insieme alla moglie Cia Rinne e ai due figli


Come è il suo stile?
Grazie alle sue grandi doti, in ogni lavoro, riesce a raccontare i mondi lontani come fossero la sua casa. Chi guarda le sue immagini riesce ad entrare nella vita e nel paesaggio dei suoi soggetti ritratti fino a crederli vicini e reali. 

Una delle sue frasi più famose?
"Cerco sempre di conoscere e di far conoscere la verità degli altri".

Alcuni premi ricevuti:
2000 Photo-Eye Brooks & Print Annual Aword
2008 Amilcare Ponchielli Prize
2009 Deutscher Fotobuchpreis
2009 Prize of the Otto Pamkok Foundation
2009 David Octavius Hill Medal




HELENA CHRISTENSEN - PHOTOGRAPHER

HELENA CHRISTENSEN

Nazionalità: Danese

Nata a: Copenaghen il 25 dicembre 1968

Genere: Reportage

Periodo: Contemporaneo


Che cosa ha fatto prima di diventare fotografa?
E' stata una supermodella danese. Nel 1987 ha vinto il concorso di bellezza di Miss Danimarca. L'anno successivo ha rappresentato il suo paese a Miss Universo.

A che età ha iniziato la carriera di modella:
A soli 8 anni.

Come è il suo stile?
In ogni suo scatto è possibile vedere tutta la sua passione e sensibilità per il pianeta.


Una delle sue frasi più famose?
"Ho sempre portato con me la mia macchina fotografica, solo così riuscivo a fermare il tempo nella mia vita frenetica. Era quasi un bisogno psicologico".

Qualche curiosità su Helena Christensen?
Il padre è danese mentre la madre è peruviana.
Ha una sorella minore di nome Anita.
Nel 1991 compare nel video musicale "Wicked Game" di Chris Isaak dove è in topless per la maggior parte del video.
Tra il 1997 e il 1998 è stata un angelo di Victoria's secret.
Nel 2014 è stata una delle protagoniste del Calendario Pirelli.
Ha avuto un figlio il 22 ottobre 1999 dal modello Norman Reedus.
A New York possiede un negozio di antiquariato.
E' stata il direttore creativo e co-fondataria del magazine "Nylon"

Per quali agenzie ha lavorato quando faceva la modella?
One Management
View Management
2pm Model Management
Indipendent
Artform




ELINA KECHICHEVA - PHOTOGRAPHER

ELINA KECHICHEVA

Nazionalità: Bulgaria

Nata a: Burgas

Genere: Moda

Periodo: Contemporaneo

Sito Web: http://www.elinakechicheva.com/



Dove ha studiato?
University of Journalism in Bulgaria

Cosa faceva prima di fare la fotografa?
La sua carriera di fotografa è iniziata nel 1999, prima face la modella.



Come è il suo stile?
Nail Young, Leonard Cohen, Johnny Cash  le sue maggiori ispirazioni. Il suo stile è influenzato dalla letteratura e dalla musica.

Quale è una delle sue frasi più famose?
"In 'Sara' Bob Dylan dice <So easy to look at, so hard to define>: è ciò che vorrei raggiungere con il mio lavoro".

Articolo tratto da Marie Claire




JULIO BITTENCOURT - PHOTOGRAPHER

JULIO BITTENCOURT

Nazionalità: Brasile

Nato: 1980

Genere: Reportage

Periodo: Contemporaneo


Quando ha iniziato a lavorare?
Ha iniziato la sua carriera al dipartimento fotografico di "Valor Economico" nel 2000. Vi ha lavorato per circa quattro anni sia come fotografo che come assistente editor.
Nel 2006 decide di diventare un fotoreporter freelance ed inizia a collaborare con Esquire, Le Monde e il The Guardian.



Come è il suo stile?
E' un amante assoluto del Brasile, la sua terra. Attraverso le sue foto ci parla di povertà, spiagge affollate e megapalazzi. Fantastica la serie di foto (Ramos) dove migliaia di bagnanti  si accalcano lungo spiagge e mari artificiali che sono stati creati in una favela di Rio.


Quale è una delle sue frasi più famose?
"Sono un tipo che si pone sempre domande e vorrei che questi dubbi emergessero anche dalle mie foto".

Pagina Instagram: http://instagram.com/bitenka

Articolo tratto da Marie Claire




CARL DE KEYZER - PHOTOGRAPHER

CARL DE KEYZER

Nazionalità: Belga

Nato: 27 Dicembre 1958

Genere: Reportage

Periodo: Contemporaneo



Nato a Kotrijk, in Belgio, nel 1958, inizia a ventiquattro anni a lavorare come fotografo freelance nella città belga di Gent, mantenendosi anche facendo l’insegnante di fotografia all’Accademia delle Belle Arti. Lasciata l’accademia, nel 1989, si interessa al lavoro di altri fotografi e decide di fondare una galleria, la XYZ-Photography Gallery. Attualmente risiede a Gent, in Belgio, ma è molto spesso all’estero.


Lavoro

Fin dagli esordi non si è voluto precludere nessuna strada nel mondo della fotografia: dagli scatti commerciali ( Coca Cola, Smart, Diesel, Peugeot), al documentario votato all’internazionalità, sicuramente il suo ambito prediletto. India, Cina, Stati Uniti, Cambogia, Gerusalemme, l’ex Unione Sovietica e Costa d’Avorio sono solo alcuni dei luoghi immortalati nei suoi scatti nel corso degli anni, sia in momenti di conflitto che in fasi di importante cambiamento. Time Asia , New York Times Magazine ,Libération , Le Figaro , Daily Telegraph , Los Angeles Times e Marie Claire Italia hanno ospitato i suoi lavori sulle proprie pagine. Carl de Keyzer esibisce regolarmente i propri lavori in gallerie di tutta Europa, ma le sue fotografie sono conservate anche in mostre permanenti, tra gli altri, all’ International Center for Photography di New York e al Getty Museum di Los Angeles. Fin dagli esordi pubblica regolarmente dei libri-raccolta dei suoi progetti più importanti: come nel 1989 a tema Unione Sovietica (USSR-1989-CCCP e Homo Sovieticus), un viaggio nei campi di prigionia siberiani ( Zona, 2003) e il recente Trinità (2008) che raccoglie scatti degli ultimi vent’anni sul tema della politica e del potere. Infine, ha partecipato a progetti cinematografici come il film Altiplano di Peter Brosens e Jessica Woodworth (2009), di cui è stato still photographer. Dal 1994 è full member della prestigiosa agenzia Magnum Photos.


Stile

Storia, politica, guerra, religione, potere: De Keyzer approccia temi molto generali lavorando su progetti di larga scala e di lunga durata. Il suo stile non può essere ricercato in una foto isolata perché narrare storie è il suo obiettivo principale (spesso facendo interagire l’immagine con pezzi dei propri diari di viaggio). Le sue immagini sono come grandi tableaux più che dettagli singoli (lui stesso si definisce un moderno Eugene Delacroix), nei quali l’elemento umano è centrale. Raccontare l’Europa e gli Stati Uniti negli anni del cambiamento, e, allo stesso tempo, ricercare l’Altro nei luoghi più lontani, sconosciuti e segreti sono i due perni di una carriera mirata fondamentalmente a raccontare, molto semplicemente, l’uomo, le sue sovrastrutture spirituali e politiche e le sue identità sociali e culturali in tutte le circostanze. Riuscendo a trasformare l’ordinario in epico attraverso una meticolosa autopsia.


Frase

«Voglio mettere in discussione le immagini che sono nella nostra memoria. C’è sempre un doppio livello nel mio lavoro; quello che si vede è vero e, allo stesso tempo, non lo è».
Articolo tratto da Marie Claire



RENA EFFENDI - PHOTOGRAPHER

RENA EFFENDI

Nazionalità: Azerbaijan

Nata: 26 Aprile 1977

Genere: Reportage

Periodo: Contemporaneo



Classe 1977, fotografa dal 2001, Rena è nata a Baku (Azerbaijan), per Forbes «la città più inquinata del pianeta». Non ama le mezze misure: sia quando ritrae le donne del Kirghizistan sia quando segue l'attrice Maya Sansa in Zambia per il progetto Oxfam



Lavoro

Ha già collezionato premi come il Fifty Crows Documentary Photography Award, il Getty Images Grants for Editorial Photography e nel 2008 il riconoscimento "All Roads" consegnatole dal National Geographic. Per lanciare l'sos ha seguito l'oleodotto che unisce Georgia e Turchia lungo 1700 km, accostando industrie e scuole, pozzi petroliferi a ospedali, terre desolate a farfalle («Mio padre entomologo ha raccolgo 90mila esemplari», ricorda). Da questo tour, è nato il libro Pipe Dreams, pubblicato in tutto il mondo nel 2009, ma non in Azerbaijan. «Il governo», dice, «ha distrutto ogni copia. Ma tanto io non mi arrendo».




Stile

Viene da un paese (molto) lontano ma i suoi scatti ci toccano (molto) da vicino. Perché ama guardare il mondo dritto negli occhi.

Articolo tratto da Marie Claire









EVA RUBINSTEIN - PHOTOGRAPHER

EVA RUBINSTEIN


Nazionalità: Argentina

Nata: 18 Agosto 1933

Genitori: Aniela Rubinstein, Arthur Rubinstein

Fratelli: John Rubinstein, Alina Rubinstein, Paul Rubinstein

Genere: Fine Art

Periodo: Contemporaneo

Nata il 18 agosto 1933 a Buenos Aires, Eva, figlia del pianista Arthur Rubinstein e della ballerina Aniela Mlynarska, cresce a Parigi dove studia danza classica con Mathilde Kszeninska. Nel 1939 emigra con la famiglia a New York, dove frequenta il liceo francese della città. Nel 1941 va in California per coltivare la sua passione, la danza: segue i corsi della scuola di balletto di Bolm, tenuti da Bekefi, e poi quelli di Oboukhoff e della Nemtchinova a NY. Dal 1951 al 1952 studia recitazione a Los Angeles, dove successivamente collabora ad alcune produzioni e studia danza moderna con Bella Lewitzky. Nel 1953 si stabilisce a NY e danza alla Balanchine School e alla Martha Graham School. Sino agli anni Sessanta Eva Rubinstein si dedica esclusivamente alla danza e solo dopo il suo divorzio comincia ad occuparsi di fotografia.



Lavoro

Dopo il divorzio, avvenuto nei primi anni Sessanta, abbandona la danza per studiare fotografia al New York Institute. Dal 1967 è una fotografa indipendente a tutti gli effetti: si occupa di reportage, ritratti, nudi, interni.
Lavora per riviste, ma dedica la maggior parte del suo tempo a progetti personali, soprattutto in bianco e nero. Successivamente, partecipa ai workshop di Lisette Model e Diane Arbus e inizia a viaggiare. Si dedica nel frattempo alla ritrattistica e ai nudi. Nel 1973 fotografa la guerra di Jom Kippur nel canale di Suez e sulle alture del Golan. Nel 1974 inizia a insegnare fotografia in diverse università europee e negli Usa.




Stile

Le persone e gli spazi vuoti sono i soggetti favoriti da Eva Rubinstein. I suoi ritratti, così come le sue fotografie di soggetti, sono essenzialmente rappresentazioni di se stessa, viste con gli occhi dell’altro. La sua capacità di superare le convenzioni etniche e di classe si unisce a uno sguardo che osserva in profondità, senza giudicare.


Frase

«È questa la nostra difficoltà e la sfida che dobbiamo affrontare: guardare il mondo attraverso questo strumento meccanico, questi pezzi di vetro e di metallo, e riuscire a vedere delle persone; non dimenticare mai che queste "forme" nel nostro mirino sono esseri umani».
Articolo tratto da Marie Claire