Mario Testino

Mario Testino

Mario TestinoMario Testino è un famosissimo fotografo di moda Peruviano. E' nato a Lima il 30 ottobre 1954.

Testino nasce a Lima da madre irlandese e padre italiano. E' il figlio maggiore di undici fratelli. Da giovane voleva diventare sacerdote. Nel 1976 si trasferisce a Londra dove risiede attualmente per studiare fotografia e dove inizia a lavorare come fotografo per VogueL'Uomo VogueGQElleGlamourVArena Homme e Vanity Fair. Per finanziare i suoi studi londinesi lavora come cameriere.

Ha lavorato con molti stilisti come Burberry, Gucci, Dolce & Gabbana, Emporio Armani, Roberto Cavalli, Valentino, Calvin Klein, Zara, Yves Saint Laurent, Estée Lauder, Givenchy, Linda Farrow e Versace. Tra i suoi ritratti figurano star come David Beckham, Kim Basinger, Cameron Diaz, Gwyneth Paltrow, Salma Hayek, Julia Roberts, Diana Spencer, Meg Ryan, Catherine Zeta-Jones, Claudia Schiffer, Gisele Bundchen, Naomi Campbell, Eva Riccobono, Elizabeth Hurley, Kate Moss, Janet Jackson, Madonna, Beyoncé, Catherine McNeil, Lady Gaga, Britney Spears ed Emma Watson.

Testino ha fotografato anche il Principe di Galles, la duchessa di Cornovaglia, il principe William, il principe Harry, La duchessa di Cambridge, Diana Principessa del Galles, il duca di Kent, il principe e la principessa Michael del Kent, il principe Nikolaos di Grecia , il principe Guglielmo Alessandro e Maxima dei Paesi Bassi, il principe Haakon Magnus e la principessa Mette-Marit di Norvegia e Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah di Giordania. Sono sue anche le foto ufficiali del fidanzamento tra il Principe William e Kate Middleton.

Lady Diana fotografata da Mario Testino
Alcuni suoi lavori sono esposti al Victoria and Albert Museum a Londra. 

La sua mostra di maggior successo è stata però senza ombra di dubbio “Portraits”  che si è tenuta nel 2002 al National Portrait Gallery di Londra.

Mario Testino nel ruolo di ambasciatore di  "Save the Children" ha raccolto fondi per costruire un parco giochi in un ospedale pediatrico di Mosca specializzato in tumori, perché quella era la malattia di suo fratello quando morì all'età di 10 anni. A Lima, ha aperto una clinica per bambini per aiutare le vittime del terremoto del 2007. E' impegnato attivamente in molte cause benefiche e organizzazioni, tra cui la Elton John AIDS Foundation.

Testino ha la fobia di sporcarsi le mani.







James Abbe

James Abbe

James Edward Abbe è stato un fotografo statunitense nato ad Alfred il 17 luglio 1883 e morto a San Francisco il 1 novembre 1973.

Nativo del Maine, autodidatta, divenne celebre agli inizi del ventesimo secolo come ritrattista.

In America si dedica alla fotografia di scena, mentre negli anni '20 quando si trasferisce a Parigi il suo interesse si sposta su quella della moda. Il suo stile è molto personale grazie all'utilizzo che fa della luce naturale abbinata a giochi di specchi per rischiarare le zone d'ombra. Le modelle utilizzate sono attrici del cinema e del teatro.

Le sue foto semplici ma sempre molto raffinate in quegli anni vengono pubblicate da magazine come Vogue, Fèmina, Vanity Fair e Harper's Bazaar.

Negli anni successivi si dedica invece al fotoreportage di guerra, celebri sono quelli sulla Spagna e la Germania nazista oltre che ai ritratti. Il più famoso è quello di Stalin.







I 5 migliori chef d'Italia (classifica)


I 5 migliori chef d'Italia


  1. Annie Feolde - Enoteca Pinchiorri .... Firenze 55 operti. Prezzo medio 250 euro.
  2. Heinz Beck - La pergola .... Roma 55 coperti. Prezzo medio 200 euro.
  3. Massimo Bottura - Osteria Francescana .... Modena 35 coperti. Prezzo medio 100 euro.
  4. Nadia Santini - Dal Pescatore .... Canneto sull'Oglio (Mantova) 28 coperti. Prezzo medio 180 euro.
  5. Carlo Cracco - Cracco .... Milano 60 coperti. Prezzo medio 140 euro.   

Tim Gunn


Tim Gunn

Tim Gunn
Timothy M. Gunn conosciuto da tutti con il diminutivo "Tim" è nato negli Stati Uniti il 29 luglio 1953. E' un consultente di moda e personaggio televisivo, divenuto famoso per essere il mentore nel reality televisivo Project Runway.

Tim è nato e cresiuto a Washington. Suo padre, George William Gunn, era un agente dell'FBI al tempo in cui la direzione dell'agenzia era affidata ad J. Edgar Hoover. Tim ha frequentato il Corcoran College di Arte e Design.

Ci sono voci che all'età di 17 anni abbia tentato il suicidio inghiottendo oltre 100 pillole.

Tim Gunn ha iniziato a lavorare presso la Parsons nel 1982, dove nel mese di Agosto del 2000 è divenuto anche presidente.

La sua apparizione a Project Runway avvine nel 2004 nella prima stagione del reality, diventando famoso per il suo slogan "Make it work".

E' apparso impersonando se stesso in alcuni episodi di serie televisive come Ugly Betty, di  Drop Dead Diva e di Gossip Girl.

Gunn ha lasciato Parsons nel 2007 per unirsi a Liz Claiborne come responsabile creativo della compagnia.
E' fortemente contrario all'utilizzo di pellicce vere in qualsiasi abito.

Nicolas Felizola (Stilista venezuelano)


Nicolas Felizola

Nicolas Felizola è di nazionalità venezuelana anche se è nato a Miami.

Nicolas Felizola
E' uno stilista di Alta Moda oltre che fotografo, pittore, cantante ed avvocato. Nella sua carriera di stilista ha vinto numerosi premi tra cui Mexico's Universal Excellence Award, Premi Zanetti di Murano in Italia e il premio per il miglior stilista alla Settimana della moda di Miami nel 2008.

Ha disegnato l'abito da sera indossato da Emiri Miyasaka, Miss Universo Giappone 2009 durante la gara.




Jordi Labanda (Stilista uruguaiano)


Jordi Labanda

Jordi Labanda
Jordi Labanda è uno stilista, pittore e illustratore uruguaiano nato a Mercedes nel 1968.

Dall'età di tre anni risiede a Barcellona, dove ha studiato industrial design e ha iniziato la sua carriera di illustratore nel 1993.

In Spagna ha lavorato e continua a collaborare con i più importanti quotidiani e riviste come La Vanguardiael MagazineMarie ClaireElleVogueEl País, Vanidad, e molti altri.

Nel 1995 inizia ha collaborare con la stampa internazionale come The New York TimesSunday magazineVisionarieFlauntVogue America, Vogue Italia.

Tra le sue collaborazioni più importanti vanno ricordate: JVC, American Express, Alessi, Zara, Adidas, Puig Fragances, Manga Films, Abercrombie and Fitch, Pepsi Light, Nissan Spain, Dior, Target, Neiman Marcus.

Tra i suoi lavori editoriali più celebri vanno ricordati "Hey Day", una raccolta dei migliori lavori, derivanti dai nove anni di collaborazioni a livello internazionali e "Si te he visto me acuerdo", una raccolta di lavori derivanti dalla sua collaborazione con La Vanguardia Magazine.

Negli ultimi anni ha allargato il suo interesse al mondo della Moda con una sua linea di abbigliamento, accessori e borse, senza poi dimenticare le linee Stationary e Writing dedicate alla Cartolibreria.

Nel settembre del 2006 Jordi Labanda ha aperto il suo primo flagstore a Barcellona.

A maggio 2009 le sue linee di abbigliamento e accessori vengono introdotte nei principali punti vendita del Gruppo Coin.




Mustafa Hassanali (Stilista tanzanese)


Mustafa Hassanali

Mustafa Hassanali
Mustafa Hassanali è uno stilista tanzanese nato il 9 giugno 1980. E' anche un medico. Nella sua terra è considerato un guru della moda, le sue creazioni fondono tra loro elementi culturali tanzanesi con elementi all'avanguardia.

Nel suo paese per promuovere tutto il movimento moda ha creato la Swahili Fashion Week dove possono presentare le loro creazioni anche designer emergenti oltre che di successo.

Mustafa comunque è molto apprezzato anche fuori dalla sua terra, le sue creazioni sono state presentate per esempio all'India International Fashion Week, all'Arise Africa Fashion Week, al Vukani Fashion Awards di Pretoria e al Mediterranean Fashion Festival in Sicilia.






Jason Wu (Stilista taiwanese)


Jason Wu

Jason Wu
Jason Wu è uno stilista taiwanese nato a Taipei il 27 settembre 1982 che vive e lavora negli Stati Uniti d'America.

All'eta di nove anni  Wu si è trasferito a Vancouver, in Canada. Ha studiato in Massachusetts ed in seguito in Connecticut. Impara a cucire realizzando abiti per bambole, ma preferisce studiare scultura a Tokyo. All'età di sedici anni diventa un creatore di abbigliamento per bambole freelance, disegnando alcune creazione per l'azienda di giocattoli Integrity Toys con il marchio "Jason Wu dolls" ed in seguito "Fashion Royalty".

L'anno seguente, viene nominato direttore creativo della Integrity Toys. E' durante gli anni delle scuole superiori che decide di diventare uno stilista.

Jason Wu lancia la sua prima collezione di prêt-à-porter grazie ai guadagni ottenuti con le vendite dei vestiti per le bambole.

Michelle Obama con abito di Jason Wu
La sua prima collezione debutta nel 2006 e vince il Fashion Group International's Rising Star award nel 2008.

Nello stesso anno viene nominato per i Vogue Fashion Fund award. A luglio Bruce Weber fotografa lo stilista per la rivista W che gli dedica un servizio. Fra le prime clienti illustri di Wu ci sono Ivana Trump, January Jones ed Amber Valletta, oltre che alla famosissima drag queen RuPaul. Tuttavia la persona che maggiormente ha contribuito a lanciare la carriera dello stilista è stata la first lady Michelle Obama, che ha indossato varie creazioni di Wu in diverse occasioni. In particolar modo Michelle Obama ha indossato un abito di Jason Wu in occasione dei festeggiamenti per l'elezione del marito Barak Obama e su una copertina di Vogue.






Rudi Gernreich (Stilista statunitense)


Rudi Gernreich

Rudi Gernreich
Rudi Gernreich è stato uno stilista americano nato a Vienna in Austria l'8 agosto 1922 e morto 21 aprile 1985. E' stato anche un attivista gay.

All'eta di 16 anni è dovuto fuggire dall'Austria a causa del nazismo, emigrando così negli Stati Uniti e più precisamente a Los Angeles, California.

E' stato uno degli stilisti americani più controversi del ventennio fra gli anni '50 e gli anni '70, a causa dei suoi lavori orginali e futuristici.

Gernreich è stato il creatore degli abiti per la serie televisiva "Spazio: 1999". E' stato anche un fautore dell'abbigliamento unisex, tanto che vestiva i suoi modelli maschili e femminili con gli stessi indumenti oltre a costringerli a radersi la testa e le altre parti del corpo. E' famoso anche per aver utilizzato per primo il vinile e la plastica nei vestiti.

Successivamente Gernreich si è dedicato anche alla cucine e più precisamente alle zuppe. E' considerato l'inventore della zuppa al pepe rosso, una zuppa fredda con peperone, caviale e limone.

Pamela Courson (Stilista statunitense)


Pamela Courson

Pamela Susan Courson è una stilista americana nata a Weed il 22 dicembre 1946 e morta a Los Angeles il 25 aprile 1974.

Pamela Courson
È ricordata per essere stata la compagna di vita più significativa del leader dei Doors Jim Morrison, anche se i due non contrassero mai matrimonio pur avendo più volte richiesto i necessari documenti. 

Fu una dei due testimoni oculari della morte di Morrison (l'altro fu il medico legale Max Vasille), avvenuta improvvisamente a Parigi il 3 luglio 1971. Nominata erede del patrimonio del cantante, morì tre anni dopo il compagno a causa di un'overdose di eroina e fu sepolta con il nome di Pamela Susan Morrison. Nel film del 1991 The Doors, diretto da Oliver Stone, è interpretata da Meg Ryan. In merito a questa interpretazione Patricia Butler (che conobbe i Doors e frequentò Jim e Pamela) ebbe parole dure: Pamela sarebbe stata dipinta come una donna ingenua e senza carattere, totalmente alla mercé di Jim e della popolarità dei Doors, quando in realtà la Courson si sarebbe sempre distinta per il suo temperamento forte.

Pamela nacque a Weed, in California, da Columbus Courson e Pearl Schmidt. Cresciuta nel tipico ambiente borghese americano, frequentò la scuola con profitto fino a quando, ormai adolescente, si iscrisse all'Orange High School per poi interrompere gli studi all'età di sedici anni. Affascinata dal nascente movimento hippie, Pamela si distingueva dalle compagne non solo per l'abbigliamento stravagante che usava adottare, ma anche per il suo particolare stile di vita. Si racconta di lei che fosse una ragazza estremamente affascinante nonché vitale, pronta ad ogni esperienza, anche la più pericolosa ed apparentemente insensata, e propensa a vivere intensamente ogni giorno. Ciò la portò ad estraniarsi dall'ambiente borghese che la circondava, percependolo come poco consono alla propria personalità. Negli stessi anni soffrì di anoressia, arrivando per questo a conseguire quell'aspetto emaciato e diafano che la caratterizzerà e non l'abbandonerà più.

Pamela e Jim
Lasciato il college, si trasferì a Los Angeles e qui conobbe Jim Morrison. Le circostanze del loro incontro non sono mai state chiare e i due stessi protagonisti ne hanno sempre fornito diverse versioni. Quella più accreditata racconta di Pamela nel pubblico di un concerto dei Doors al London Fog, un locale in voga sul Sunset Strip. Qui fu notata inizialmente dal batterista John Densmore e corteggiata dal leader dei Love Arthur Lee, fino poi ad entrare nelle grazie di Jim. 

Morrison racconterà di essere stato colpito dalla particolare aura emanata dalla ragazza e ne trovò la spiegazione venendo a conoscenza del suo luogo di nascita. Weed, infatti, sorgeva sulle pendici del monte Shasta, un luogo considerato sacro dagli indiani nativi. Jim Morrison era convinto che in lui dimorasse lo spirito di un capo indiano, per cui considerò l'incontro con Pamela un segno del destino, riconoscendo in lei la sua "compagna cosmica" anche per lo stile di vita della ragazza, così simile al proprio.

Pam fu accanto a Jim fin dagli inizi della sua avventura con i Doors, seguendolo ovunque. Il loro rapporto non fu sempre felice, anzi fu più spesso burrascoso e piuttosto altalenante. Frequenti erano i tradimenti da parte di entrambi e i periodi di allontanamento, anche molto lunghi. Entrambi furono dediti all'uso di stupefacenti, in particolare allucinogeni e (soprattutto nel caso di Jim) alcolici, ma Pamela non disdegnava l'eroina, cosa che Jim disapprovava. Considerò il vivere all'ombra di Jim e della sua fama alla stregua di un vero e proprio lavoro fino a che non sentì l'esigenza di creare qualcosa in proprio e iniziò ad interessarsi di moda. Con l'indispensabile aiuto finanziario di Morrison aprì un negozio chiamato Themis in cui vendeva capi d'abbigliamento e accessori che lei stessa andava personalmente a scegliere in Europa e in particolare a Londra, con frequenti viaggi verso quella che era considerata la capitale della moda giovanile dell'epoca. Il Themis divenne in breve tempo un luogo di ritrovo di fan dei Doors che vi confluivano nella speranza di poter incontrare Jim e gli altri membri del gruppo, ma anche un punto d'incontro per le band del momento attirate dal clima di eccentricità e spiritualità che Jim e Pam avevano saputo creare. L'avventura del Themis durò però assai poco, dal momento che la totale incapacità imprenditoriale di Pam, unita al suo rapporto col denaro eccessivamente disinvolto, segnò le sorti del negozio. Fu però in questo periodo che Pamela conobbe il conte Jean de Breteuil, un nobile decaduto
Pamela e Jim
che si divideva tra Londra e Parigi, e intrecciò con lui una lungaliaison parallela. Con lui Pam aveva in comune la dipendenza dall'eroina: una delle ipotesi sull'oscura morte di Jim Morrison, infatti, vedono in de Breteuil il fornitore della dose che avrebbe causato l'attacco cardiaco che uccise il cantante. Sembra certo anche che Pamela trascorse con il conte un periodo a Parigi che coincise con una rottura particolarmente lunga con Jim e durante questo tempo maturò in lei l'idea del trasferimento definitivo nella capitale francese. Verso la fine del 1970 la vita di Jim Morrison era a un bivio: i dissapori all'interno del gruppo, i numerosi processi e la dipendenza dall'alcol ne stavano minando il fisico e la psiche. Preoccupata, Pamela lo convinse a trasferirsi a Parigi prima che nei suoi confronti fosse spiccato l'ennesimo mandato di arresto e così la coppia prese dimora nellaville lumière nel marzo del 1971. La vita parigina sembrò giovare a Jim, che smise quasi completamente di bere e si immerse nell'atmosfera romantica della città per dedicarsi esclusivamente alla poesia. Anche il rapporto con Pamela era rinato, i due infatti condividevano un semplice appartamento e le storiche liti si erano diradate. 

Nella notte tra il 2 e il 3 luglio dello stesso anno, però, fu proprio Pamela a trovare Jim morto nella vasca da bagno. Lei stessa raccontò che quella sera Jim non si sentiva bene ed aveva deciso di fare un bagno, mentre lei era andata a dormire. Svegliatasi durante la notte, però, vide che il compagno non era ancora tornato a letto e si alzò per cercarlo, trovandolo morto nella vasca da bagno ancora piena d'acqua. Il referto ufficiale, redatto frettolosamente dal medico legale, parlò di morte naturale dovuta ad arresto cardiaco. Le speculazioni sulla morte di Jim Morrison sono ancor oggi numerosissime: alcuni vorrebbero il rocker vittima dell'eroina tanto cara a Pam, ma è risaputo che Morrison non si era mai bucato e anzi, disprezzava coloro i quali erano dediti a questa pratica. 

Altri ipotizzano un cocktail di droga ed alcol che avrebbe causato l'infarto, altri ancora attribuiscono a Pamela un ruolo determinante nella vicenda dal momento che non solo avrebbe fornito a Jim la sostanza che l'avrebbe ucciso, ma oltretutto avrebbe di fatto assistito alla crisi precedente all'infarto. Avrebbe cercato di rianimare Jim immergendo il corpo in acqua e solo una volta capito che ogni tentativo sarebbe stato vano avrebbe chiamato i soccorsi, che giunsero inutilmente.

Pamela Courson
Pamela e Jim non si sposarono mai. Più volte furono vicini al passo tanto che in almeno un paio di occasioni richiesero i documenti necessari, ma per entrambi sembrava che si trattasse più che altro di una piccola "follia", un atto compiuto tanto per fare qualcosa di diverso e di emozionante sul momento, piuttosto che un reale bisogno. Ad esempio, il tastierista Ray Manzarek ricorda come sentì Jim e Pam parlare di matrimonio il giorno dopo la sua unione con Dorothy, evidentemente influenzati dalla cerimonia e dal clima di festa. Nonostante questo, però, entrambi si sentivano talmente legati l'uno all'altra da considerarsi marito e moglie e da soffrire moltissimo i frequenti momenti di lontananza. Nel libro "Sto con la band" della groupie Pamela Des Barres si narra di un incontro di quest'ultima, ancora adolescente, con un Jim Morrison agli inizi. La giovane abusa di allucinogeni e Jim la convince a smettere, sviluppando con lei una forte intesa: il rapporto però si interrompe presto perché il cantante non riesce a vivere lontano da Pamela, che lo aspetta sempre a casa. Un testamento redatto da Jim nel 1969 indicava Pamela come unica beneficiaria dell'eredità e così Pam tornò in America ritrovandosi inaspettatamente ricca. Qualcosa però in lei si era irrimediabilmente perduto con Jim, perciò trascorse gli ultimi anni della sua vita in uno stato di perenne tristezza e depressione, nel costante ricordo e nostalgia di Morrison. Si riaffacciarono i disturbi alimentari e la dipendenza dall'eroina assunse dei contorni drammatici fino a che non fu trovata morta il 25 aprile del 1974 nella grande casa di Los Angeles in cui era andata ad abitare. Nel suo caso, il referto parlò inequivocabilmente di overdose. Per molti quella di Pam fu una morte annunciata, quasi un suicidio, dal momento che alcuni amici riferirono come nei giorni precedenti al fatto Pamela avesse parlato della sua ferma volontà di "andare da Jim". I suoi genitori cercarono di fare in modo che la sua salma potesse riposare a Parigi accanto al "marito", ma le difficoltà logistiche intervenute li portarono a decidere di farla seppellire nel cimitero di Santa Ana, sempre in California, sotto il nome Pamela Susan Morrison.

Alla morte di Pamela si aprì un'aspra controversia legale tra i suoi genitori e i Morrison riguardo alla cospicua eredità. Per entrarne in possesso i Courson si appellarono al fatto che era evidente che Jim e Pamela fossero sposati de facto pur non essendolo legalmente, ma la legislazione della California non riconosceva questo tipo di unioni. I genitori di Pamela presentarono dunque un documento che certificava l'unione tra Jim e Pamela nello stato del Colorado, che ammetteva le coppie di fatto. Nonostante questo documento non recasse le firme degli "sposi" e nonostante fosse noto che nessuno dei due avesse mai vissuto lì, il tribunale californiano dichiarò Pam e Jim uniti secondo la legge del Colorado e quindi accordò l'eredità ai Courson. Il ricordo di Pamela è ancora oggi particolarmente inviso ad alcuni fans dei Doors, particolarmente in coloro i quali credono che sia da attribuire alla Courson la vera causa della morte di Jim Morrison e in chi crede che Jim non fosse realmente innamorato di Pamela, quanto piuttosto succube del suo carattere irascibile e bizzoso. Di fatto, molte canzoni composte da Jim e incise dai Doors recano riferimenti, quando evidenti, quando più sottili, al suo rapporto con Pamela.



Richard Blackwell (Stilista statunitense)


Richard Blackwell

Richard Blackwell è stato un giornalista e stilista statunitense nato a Brooklin il 29 agosto 1922 e deceduto a Los Angeles il 19 ottobre 2008.

E' meglio conosciuto come Mr. Blackwell, anche se il suo vero nome era Richard Sylvan Selzer.

La sua infanzia non è stata molto felice, cresciuto nei caseggiati che ospitavano le famiglie povere immigrate è stato più volte picchiato dal patrigno. Per fuggire dalle sue violenze era costretto a dormire sotto la scala antincendio. Come studi ha completato solo la terza elementare, e all'età di 11 anni è stato vittima di uno stupro da parte di una persona anziana.

Dopo aver tentato la carriera di attore, dalla fine degli anni sessanta, Richard Blackwell è stato un influente stilista. Fu il primo nella storia a presentare la sua collezione durante una trasmissione televisiva, ed il primo a rendere la propria linea di abbigliamento disponibile anche per le taglie forti. Durante i quasi venti anni di attività della casa di moda di Blackwell, lo stilista realizzò abiti per Yvonne De Carlo, Jayne Mansfield, Dorothy Lamour, Jane Russell e la first lady Nancy Reagan. Tuttavia, durante gli anni ottanta, la deriva della moda verso lo stile casual segnò la fine della casa di moda di Blackwell.

Come critico di moda fu il creatore della prima lista "Worst Dressed Women Ten List" la lista delle dieci donne peggio vestite che fu pubblicata nel 1960. Soltanto però con il crescere della popolarità della casa di moda Blackwell, anche la lista acquisì importanza. Nel giro di pochi anni la lista ebbe un grande rilievo mediatico che seppe poi mantenere nel tempo. Nella sua lista finirono diverse celebrità: attrici come Anna Magnani,Zsa Zsa Gabor, Sharon Stone, cantanti come Christina Aguilera, Mariah Carey, Britney Spears, ma anche membri della casa reale inglese come Camilla Parker-Bowles e la stessa Elisabetta II. Le liste erano in realtà due: la seconda, Fabulous Fashion Independents(dedicata alle donne meglio vestite), non ebbe mai il risalto della più celebre Worst Dressed Woman List.

La lista generò numerose imitazioni, da quella stilata dal sito TMZ In The Zone: Mr. Blackwell vs. TMZ a quella della rivista The Sun Sun Women Online: Celebrity Style Watch, sino ad arrivare a quelle meno conosciute come The Catwalk Queen.

Richard Blackwell fu anche autore di due libri: Mr. Blackwell: 30 Years of Fashion Fiascos ed un'autobiografia, From Rags to Bitches.


Adam Kimmel (Stilista statunitense)


Adam Kimmel

Adam Kimmel è un designer statunitense.

Nelle sue creazioni maschili Kimmel gioca molto con i tessuti, i colori e i tagli. Il suo stile può essere visto come un mix tra eleganza e praticità, attraverso l'uso di colori forti come il blu elettrico, il giallo ed il rosso.

Le sue collezioni sono basate su un concept che si ispira alla città di New York.

Kimmel ha lanciato il suo brand nel 2002 dopo un incontro con Joe Serino, l’ex presidente del menswear Calvin Klein, il quale lo ha portato in Italia e presentato a sarti e modellisti.






Joseph Abboud (Stilista statunitense)


Joseph Abboud

Joseph Abboud è uno stilista americano di origini libanesi nato a Boston in Massachusetts il 5 maggio 1950.

Ha studiato letteratura all'Università del Massachusetts dove ha conseguito la laurea. I suoi studi sono proseguiti poi alla Sorbona di Parigi.

Anche se i suoi studi sono stati alquanto insoliti per uno stilista si è conquistato uno spazio considerevole alla ribalta dell'american style.

Abbound abbina lo stile casual americano ai colori e tessuti del suo paese di origine. E' sopratutto dai tappeti kilim, di cui è anche un collezionista, che ha sempre tratto ispirazione per le sue collezioni , anche quando disegnava per altre griffe, come Louise di Boston.

E' collaborando con Ralph Lauren che diventa uno stilista affermato, collaborazione che dura dal 1981 al 1986 quando lascia la griffe per mettersi in proprio.

Il successo è immediato. In seguito s'impegnerà nella linea donna, nel guardaroba sportivo, negli accessori , nelle scarpe, nei profumi e anche nei mobili.

Le sue collezioni maschili sono presentate in Europa per la prima volta nel 1990.

Nel giugno del 2000, il marchio viene venduto da Abboud per una cifra intorno ai 65 milioni di dollari.

Nel 2002 ha scritto anche il libro "Thread" dove descrive accuratamente il mondo della moda dalla progettazione alla vendita.

Abbound in seguito alla morte della sorella e della madre per cancro è divenuto un sostenitore di iniziative umanitarie sulla ricerca del cancro e sul sostegno alle persone affette da questo male. Grazie alle sue raccolte è stato premiato da GQ e dalla General Motors come uno dei cinque "Men of the Cure".