Glitter
Con la parola inglese Glitter si descrive un vasto assortimento di piccolissimi frammenti delle dimensioni massime di mm² costituiti principalmente in copolimeri, piccolissime lamine di alluminio, diossido di titanio, ossido di ferro, oxocloride di bismuto, e altri metalli, dipinti con colori iridescenti in grado di riflettere la luce nello spettro luminoso.
Il Glitter è solitamente venduto e contenuto in una scatola metallica, dai cui fori è possibile controllare il flusso del glitter stesso. Sono disponibili vari assortimenti: da uno specifico colore a confezioni multicolori. E' possibile applicarlo per sempre mediante una colla forte, o temporaneamente con materiali leggermente adesivi.
Il Glitter viene utilizzato in progetti artigianali, come le feste mascherate dei bambini, con i quali si raggiunge facilmente un effetto luminoso e iridescente. E' usato come elemento decorativo, quando è aggiunto a gomma e plastica.
Spesso è inserito nei prodotti di cosmesi nei lucidalabbra e negli ombretti.
Il Glitter fu inventato per alcuni nel 1934, per altri poco dopo la Seconda Guerra Mondiale da Henry Rushmann.
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